Roma, 11 giu. (Adnkronos) – “Chi ha un ruolo deve esercitare un potere. Non e’ ‘un potere forte’. L’importante e’ che lo eserciti in buona fede e correttamente”. E’ quanto afferma all’Adnkronos Pompeo Savarino, presidente di Agdp (Associazione classi dirigenti delle pubbliche amministrazioni), nel commentare la lettera del premier Mario Monti a ‘La Repubblica’ che ha difeso le proprie scelte rispetto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricala’, al capo di gabinetto di Palazzo Chigi Vincenzo Fortunato, e al ragioniere generale del Tesoro Mario Canzio, dopo le critiche giunte da Eugenio Scalfari.
“Sono pienamente d’accordo con Monti – continua Savarino – un dirigente pubblico ha un potere sancito dalla Carta costituzionale che va nell’interesse della collettivita’, e se qualcuno deraglia, e’ un problema personale e non del sistema”, commenta, anche se nel merito dei tre personaggi tirati in ballo, muove un appunto sul ruolo esercitato dal Ragioniere generale dello Stato, nella fattispecie Mario Canzio. “Bisogna dare terzieta’ alla Ragioneria Generale dello Stato – spiega – non deve essere soggetta allo spoil system, in quanto chi ha in mano il controllo dei conti e da’ il suo parere ad ogni finanziaria, dovrebbe avere la forza di dire no ad alcune leggi di spesa: se non c’e’ copertura deve dire di no e deve rispondere del buco economico, del deficit che si e’ creato”.
“Nulla da dire”, ha invece aggiunto Savarino sul sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricala’ e su Vincenzo Fortunato.
“Catricala’ fino a 7 mesi fa era presidente dell’Antitrust e consigliere di Stato – prosegue – e’ una persona competente e corretta, quindi non condivido la critica di Scalfari.
E di Vincenzo Fortunato, capo gabinetto e consigliere di Stato, ritiene che per il fatto di “essere stato scelto da Di Pietro, da Tremonti e Monti”, quindi dalla sinistra come dalla destra e dai tecnici, “e’ sicuramente bravo”.
(Arm/Zn/Adnkronos)
11-GIU-12 16:13
