L’Associazione dei dirigenti pubblici (AGDP) e l’Associazione allievi SNA osservano con preoccupazione le posizioni interpretative recentemente assunte, in materia di incarichi dirigenziali nell’ambito delle Amministrazioni dello Stato, dagli uffici di diretta collaborazione del Ministro per la pubblica amministrazione, ponendosi, peraltro, in contraddizione con le posizioni ufficialmente assunte dal MEF e dalla stessa Presidenza del Consiglio dei ministri in sede di contenzioso, attraverso l’Avvocatura Generale di Stato.
In base a questo nuovo orientamento, l’aver svolto un incarico quinquennale apicale in un ente regionale sarebbe assimilabile, ai fini della maturazione dei requisiti per il transito nei ruoli di I fascia dell’amministrazione di appartenenza, agli incarichi di direzione di uffici dirigenziali generali svolti nelle amministrazioni dello Stato.
In buona sostanza, viene operata, in via interpretativa, una deroga ad una norma di legge, e, nello specifico, all’articolo 23 del decreto legislativo 30 marzo 2001, in materia di ruolo dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato.
Come è noto, la disciplina dell’attribuzione degli incarichi dirigenziali di prima e seconda fascia nelle Amministrazioni statali ed i meccanismi di collocazione nei rispettivi ruoli, nonché il diverso quadro di riferimento della dirigenza delle regioni e degli enti locali (dove non è prevista a livello ordinamentale un’articolazione per fasce) sono stati oggetto negli anni di interventi normativi e regolamentari, oltre che di diverse pronunce giurisprudenziali, anche della suprema Corte, che ne hanno consolidato i rispettivi istituti.
Pertanto, in tale quadro di sistema oramai confermatosi, interpretazioni innovative, che in realtà potremmo, più adeguatamente, definire creative, nel tentativo di risolvere un caso di specie, finiscono, però, per produrre un effetto devastante sull’intero sistema ordinamentale della dirigenza pubblica, incidendo di conseguenza anche sulla spesa, con il rischio ulteriore di provocare contenziosi seriali, vista la portata estensiva di tali interpretazioni.
I dirigenti pubblici si augurano che questo Governo e, in particolare, il Ministro per la pubblica amministrazione abbiano, tra i loro propositi, quello di aprire un ampio confronto sulle tematiche della dirigenza pubblica e di quella statale in particolare. Tanti sono gli aspetti sui quali poter proporre soluzioni innovative ed a favore, innanzitutto, dei cittadini ma che, nel contempo, consolidino il rapporto tra lo Stato e i suoi servitori.
Da questo punto di vista AGDP e l’Associazione degli allievi SNA sono sempre disponibili a dare il proprio contributo di esperienza maturato sul campo.