AGDP ha presentato in Conferenza stampa presso l’Associazione Stampa Estera di Roma il Convegno Nazionale di Taormina del 5 e 6 novembre. Il programma dei lavori e le proposte elaborate per una Pa dello “Spendere Meno per Fare di Più” sono state illustrate ai giornalisti presenti.
COMUNICATO STAMPA
Chi lavora nella Pubblica amministrazione sa quali sono i rami secchi da tagliare e cosa, invece, va valorizzato con nuove risorse. Lo sostiene l’AGDP, associazione che riunisce i dirigenti delle amministrazioni nazionali e locali, di carriera prefettizia e diplomatica, che pochi giorni dopo la lettera inviata dal Governo all’Unione Europea che affronta anche il tema della PA, presentano le loro proposte per un’amministrazione riformista e razionale, che punti a eliminare gli sprechi reali e migliorare la propria efficienza, attraverso lo sblocco del turn-over per “ringiovanire” la classe dirigente e darle nuova vitalità.
“Mettiamo a disposizione della politica la nostra conoscenza della macchina amministrativa”, ha assicurato il presidente AGDP Pompeo Savarino nel corso di una conferenza stampa, “i tagli lineari sono dannosi perché indeboliscono anche i reparti che invece funzionano bene e andrebbero, anzi, incrementati”. E a proposito delle misure contenute nella lettera all’Ue, ha annunciato la contrarietà dei dirigenti alla cassa integrazione perla PA, perché “misure per licenziare ce ne sono già e non c’è bisogno di implementarne di nuove. Tra l’altro molti dipendenti andranno in pensione, quindi una riduzione ci sarà naturalmente”.
C’è bisogno anzi, secondo l’AGDP, di ringiovanirela Pubblica Amministrazione, come ha spiegato il vicepresidente Giovanni Savini: “La nostra dirigenza è la più anziana d’Europa con un età media che si aggira ben oltre i 50 anni. Il confronto con le aziende internazionali dell’innovazione è impietoso. Dobbiamo sbloccare l’immobilismo che dura da almeno 15 anni, aggravato dalle nomine esterne di natura politica di soggetti che spesso non sono all’altezza”. Incrementare anche la presenza femminile nei ruoli apicali è uno degli obiettivi da raggiungere, come ha sottolineato il Segretario Generale Monica Parrella.
Da combattere, invece, la proliferazione delle Spa pubbliche: “Secondo gli ultimi dati disponibili sono più di 5mila, di cui oltre 400 a partecipazione diretta o indiretta dello Stato”, ha detto il vicepresidente Marco De Giorgi, “Alla fine degli anni ’80, invece, erano circa mille. Questa moltiplicazione comporta costi di funzionamento altissimi – la cifra si attesta sui 5 miliardi di euro – e una pletora di organismi di diritto pubblico che lavorano affianco alla Pubblica Amministrazione, quando invece i loro compiti potrebbero essere ricondotti a quest’ultima impiegando dipendenti pubblici anziché privati”. “Vogliamo un piano industriale perla PA” ha aggiunto De Giorgi “il che significa che ci vuole una visione strategica che vada al di là dei tagli immediati. Siamo intenzionati a combattere la retorica di chi ci addita come fannulloni confermandoci come amministrazione al servizio dello sviluppo, imparziale rispetto alla politica e al servizio dei cittadini”.
Le proposte dell’AGDP illustrate oggi alla stampa saranno discusse nell’assemblea nazionale dell’associazione che si terrà a Taormina il 5 e 6 novembre. “Festeggiamo il decennale dell’associazione riunendoci dove ci vedemmo per la prima volta”, ha spiegato Savarino, In quell’occasione l’associazione dei giovani dirigenti diventerà di tutti i dirigenti pubblici con una sezione giovanile per gli under 40 che sarà affidata a Savini.
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