“Di fronte al crescente sacrificio chiesto ai pubblici dipendenti dalle manovre finanziarie, da ultimo quella estiva, non possiamo che sostenere quanto affermato dal Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni, sulla grossa ingiustizia delle misure adottate dal Governo nei confronti del pubblico impiego, e la manifesta necessità di una riforma profonda del settore, evitando che la politica continui ad invadere e frantumare il pubblico impiego.”
Così Pompeo Savarino, Presidente dell’Associazione Giovani Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, commenta le dichiarazioni a mezzo stampa del leader della Confederazione di via Po, Raffaele Bonanni.
“Come AGDP – prosegue il Presidente Savarino – da tempo stiamo affermando, con forza, l’irritazione (come l’ha definita Bonanni) per l’intento persecutorio verso i singoli dipendenti che ha ispirato finora gli ultimi interventi normativi ed al tempo stesso l’urgenza di provvedere a riformare interamente l’apparato pubblico, che non deve essere visto come un costo da tagliare indiscriminatamente, ma come un settore in cui valorizzare i comportamenti virtuosi e gli amministratori meritevoli in ragione della capacità di gestire nella maniera più efficiente le risorse, producendo risparmi. Le ultime disposizioni introdotte dalle legge di conversione del decreto legge n. 138 del 2011 hanno introdotto, ai fini della razionalizzazione della spesa e del superamento del criterio della spesa storica, il metodo della “spending review”, mirato alla definizione dei costi standard dei programmi di spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato, come pure il programma per la riorganizzazione della spesa pubblica.
Come AGDP da tempo auspichiamo una riforma istituzionale della Pubblica Amministrazione; basta con le riforme di una parte politica, la PA è al servizio dell’intero Paese. E’ giunto il momento – conclude Savarino – di avviare un percorso serio tra Sindacati, Imprenditori e Classe Dirigente della PA per un processo riformatore che vada, soprattutto, a ridurre i livelli di governance che rallentano enormemente lo sviluppo danneggiando la sana imprenditoria”.