Equità, Rigore e Competitività. Le proposte emendative alla manovra dell’AGDP
Secondo l’Associazione Giovani Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni – AGDP, la “messa in sicurezza” della finanza pubblica, come richiesto anche dall’Unione Europea, è imprescindibile e condivisibili appaiono alcuni degli interventi proposti nella manovra. E’, però, importante avviare una vera stagione di riforme strutturali che seguano tre principi: equità, sia intergenerazionale che attraverso un’incisiva lotta all’evasione fiscale, rigore, anche mediante la regola del pareggio di bilancio, e promozione della competitività del sistema del Paese.
Il settore pubblico, ancora una volta, viene chiamato a pesanti sacrifici, che si sommano a quelli richiesti nelle precedenti manovre.
L’AGDP segnala, peraltro, che qualora dovesse essere rivisto il “contributo di solidarietà” per i redditi superiori a 90.000 euro, tale misura dovrà essere adottata sia per i dipendenti privati che per quelli pubblici.
Nell’attuale testo della manovra occorre intervenire sulle misure che prevedono il differimento del pagamento della tredicesima mensilità e la possibilità di trasferimento, su iniziativa unilaterale dell’Amministrazione, dei dirigenti prima della data di scadenza del contratto (con evidenti rischi di minore autonomia per la dirigenza pubblica dalla politica).
Il decreto deve essere, inoltre, un’occasione per rendere razionale ed efficiente il settore pubblico, eliminando sprechi e duplicazioni di funzioni, e, anche attraverso le risorse così reperite, favorire l’ingresso di giovani e qualificati funzionari.
L’AGDP propongono a tal fine interventi per la:
- riduzione del numero delle province e soppressione delle comunità montane;
- concentrazione in capo ad una sola authority delle funzioni attualmente svolte da Autorità energia elettrica e gas, Agenzia nazionale per la vigilanza in materia di acqua, Agenzia per la regolazione dei servizi postali e gli organismi di regolazione del settore dei trasporti;
- limitazione del ricorso a dirigenti di nomina esterna e di consulenti;
- fissazione di termini perentori per la cessazione di attività degli enti soppressi ma per i quali mancano i relativi provvedimenti attuativi;
L’AGDP propone alcuni interventi in materia previdenziale, finalizzati ad un “riequilibrio intergenerazionale”, attraverso risparmi su pensioni e Tfr, per non avere fra quindici anni pensionati economicamente non autosufficienti a fronte di contribuzioni basse e senza continuità.
L’AGDP ribadisce che una Pubblica Amministrazione, che vale il 52,5 per cento del Pil nazionale, deve migliorarne le modalità d’impiego, aumentando la produttività e premiando le amministrazioni capaci, con il coraggio di tagliare i rami secchi e non indiscriminatamente anche i rami verdi, e presenta al mondo politico ed all’opinione pubblica le proprie proposte di emendamenti alla manovra, disponibili anche per commenti sul sito www.agdp.it.