“La disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati che emerge dal testo della manovra economica approvato ieri è inaccettabile”. Lo dichiara Pompeo Savarino, Presidente dell’Associazione Giovani Dirigenti Pubblici (AGDP).
Il contributo di solidarietà per i redditi di lavoro è stato di fatto eliminato per il settore privato: resta solo il 3%, peraltro detraibile, per i redditi superiori a euro 300.000,00 . E’ stato invece mantenuto per i dipendenti pubblici il prelievo aggiuntivo del 5% per i redditi superiori a euro 90.000,00 lordi e del 10% la parte eccedente euro150.000,00 lordi.
Sembra paradossale ma il principio che è passato in sostanza è quello che a chi guadagna di più viene richiesto un contributo inferiore e a chi invece guadagna di meno viene richiesto un contributo maggiore.
Qual è la ragione che ha spinto il Governo a riservare un simile trattamento ai servitori dello Stato? Forse perché siamo proprio dei servitori delle Istituzioni e rispettosi delle leggi?
“L’AGDP” afferma Savarino “attiverà tutte le iniziative, anche eventualmente promuovendo ricorsi in Corte Costituzionale, contro questa evidente iniquità”. “Nonostante tutto, conclude il presidente, noi servitori dello Stato, continueremo a servire il nostro Paese in maniera leale ed onesta”.