La spesa formativa per singolo dipendente pubblico si e' ridotta in media del 29,9% nel 2011 per effetto della spending review.
Una flessione marcata degli investimenti che e' evidente anche in rapporto alla massa salariale, passando dallo 0,61 del 2010
allo 0,43% del 2011 (-30%). E' quanto emerge dal 15° Rapporto sulla formazione nella pubblica amministrazione presentato dalla
Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. La diminuzione maggiore della spesa formativa rispetto al 2010
si rileva per i dipendenti delle Province con -62,9% e un forte ridimensionamento si rileva anche per le Camere di commercio -60,1%.
Drastico calo anche per gli impiegati dei Comuni -56,7% e nelle Regioni - 39% mentre per le amministrazioni centrali complessivamente la riduzione
e' di 17,8%. Nell'insieme delle amministrazioni il costo per ora di formazione erogata si e' ridotto del 23,5% e quindi da 202 euro a 154 euro
mentre quello per ora fruita, data l'accresciuta partecipazione, si e' ridotto del 36,5% da 18,6 a 11,8 euro. Le minori risorse, secondo quanto
e' spiegato nel Rapporto, hanno determinato una serie di novità attese dal legislatore come la riduzione dei corsi commissionati ai fornitori privati,
l'aumento del ricorso alle scuole pubbliche e alla stessa Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, un notevole aumento della formazione
realizzata da personale interno alle amministrazioni stesse, in particolare nelle amministrazioni centrali e in quelle di maggiore dimensione.
Il rapporto è stato presentato dal Dipartimento della Funzione e dalla SSPA alla presenza del ministro della PA e Semplificazione, Gianpiero D’Alia,
del Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, Antonio Naddeo e del Presidente della SSPA, Giovanni Tria, nel corso della giornata su “La Formazione
Pubblica tra spending review e riorganizzazione” presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.