“Meritocrazia, competenza ed esperienza professionale. Sono questi i requisiti richiesti per far crescere la classe dirigente del nostro Paese e per garantire il buon esito delle riforme poste in essere dai Governi”. Ad affermarlo è il presidente dell’AGDP, l’Associazione dei Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, commentando l’editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera dal titolo “Burocrazia Inossidabile”. “Condivido pienamente la posizione sulla rotazione – precisa Savarino – L’attribuzione degli incarichi dirigenziali devono avvenire effettuando opportuni criteri di rotazione così come indicato anche dalla Legge anticorruzione per quei settori particolarmente esposti alla corruzione e misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi nominativi in capo ai dirigenti pubblici, anche esterni”.
Altra riflessione – prosegue Savarino – riguarda il monopolio delle informazioni e soprattutto dei rapporti con i burocrati che guidano gli altri ministeri e la presidenza del Consiglio, affidata secondo Giavazzi – “agli alti dirigenti che ne hanno interesse a mantenerlo. Hanno anche l’interesse a rendere il funzionamento dei propri uffici il più opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionare”. Si condivide pienamente se qualche dirigente interpreta il proprio ruolo come strumento di mero potere calpestando la funzione civico-sociale che deve connotare l’attività dirigenziale. La soluzione – conclude Savarino – non può essere individuata nello spoil system perché in questi vent’anni, come già sostenuto da questa Associazione, non ha prodotto alcun risultato positivo. La strada maestra da intraprendere dovrà essere quella del rinnovamento”.
Si riportano alcune agenzia di stampa che hanno ripreso il comunicato:
PA: AGDP, SERVE ROTAZIONE PER ATTRIBUZIONE INCARICHI DIRIGENTI =
Roma, 9 mag. (Adnkronos) – “Meritocrazia, competenza ed esperienza professionale. Sono questi i requisiti richiesti per far crescere la classe dirigente del nostro Paese e per garantire il buon esito delle riforme poste in essere dai Governi”. Ad affermarlo e’ il presidente dell’Agdp, l’Associazione dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, commentando l’editoriale di Francesco Giavazzi sul ‘Corriere della Sera’.
“Condivido pienamente la posizione sulla rotazione – precisa Savarino – l’attribuzione degli incarichi dirigenziali deve avvenire effettuando opportuni criteri di rotazione cosi’ come indicato anche dalla Legge anticorruzione per quei settori particolarmente esposti alla corruzione e misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi nominativi in capo ai dirigenti pubblici, anche esterni”.
“Altra riflessione – prosegue Savarino – riguarda il monopolio delle informazioni e soprattutto dei rapporti con i burocrati che guidano gli altri ministeri e la presidenza del Consiglio, affidata secondo Giavazzi ‘agli alti dirigenti che ne hanno interesse a mantenerlo’. Si condivide pienamente se qualche dirigente interpreta il proprio ruolo come strumento di mero potere calpestando la funzione civico-sociale che deve connotare l’attivita’ dirigenziale. La soluzione – conclude Savarino – non puo’ essere individuata nello spoil system perche’ in questi vent’anni, come gia’ sostenuto da questa associazione, non ha prodotto alcun risultato positivo. La strada maestra da intraprendere dovra’ essere quella del rinnovamento”.
(Sec-Arm/Ct/Adnkronos)
Pa, Agdp: si’ a incarichi dirigenziali secondo criteri di rotazione
Pa, Agdp: si’ a incarichi dirigenziali secondo criteri di rotazione
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 09 MAG – “Meritocrazia, competenza ed esperienza professionale. Sono questi i requisiti richiesti per far crescere la classe dirigente del nostro Paese e per garantire il buon esito delle riforme poste in essere dai governi”. Ad affermarlo e’ il presidente dell’Agdp, l’Associazione dei Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, Pompeo Savarino, commentando l’editoriale di Francesco Giavazzi sul “Corriere della Sera” dal titolo “Burocrazia Inossidabile”. “Condivido pienamente la posizione sulla rotazione – precisa -. L’attribuzione degli incarichi dirigenziali devono avvenire effettuando opportuni criteri di rotazione cosi’ come indicato anche dalla Legge anticorruzione per quei settori particolarmente esposti alla corruzione e misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi nominativi in capo ai dirigenti pubblici, anche esterni. Altra riflessione – prosegue Savarino – riguarda il monopolio delle informazioni e soprattutto dei rapporti con i burocrati che guidano gli altri ministeri e la presidenza del Consiglio, affidata secondo Giavazzi – ‘agli alti dirigenti che ne hanno interesse a mantenerlo. Hanno anche l’interesse a rendere il funzionamento dei propri uffici il piu’ opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionari’. Si condivide pienamente se qualche dirigente interpreta il proprio ruolo come strumento di mero potere calpestando la funzione civico-sociale che deve connotare l’attivita’ dirigenziale. La soluzione – conclude Savarino – non puo’ essere individuata nello spoil system perche’ in questi vent’anni, come gia’ sostenuto da questa Associazione, non ha prodotto alcun risultato positivo. La strada maestra da intraprendere dovra’ essere quella del rinnovamento”.
(com)
175409 MAG 13 NNNN
P.A./ Agdp: Si a incarichi dirigenziali secondo criteri rotazione
Come indicato anche dalla legge anticorruzione
Roma, 9 mag. (TMNews) – “Meritocrazia, competenza ed esperienza professionale. Sono questi i requisiti richiesti per far crescere la classe dirigente del nostro Paese e per garantire il buon esito delle riforme poste in essere dai Governi”. Ad affermarlo è il presidente dell`AGDP, l`Associazione dei Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, commentando l`editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera dal titolo “Burocrazia Inossidabile”. “Condivido pienamente la posizione sulla rotazione – precisa Savarino – L`attribuzione degli incarichi dirigenziali devono avvenire effettuando opportuni criteri di rotazione così come indicato anche dalla Legge anticorruzione per quei settori particolarmente esposti alla corruzione e misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi nominativi in capo ai dirigenti pubblici, anche esterni”.
Altra riflessione – prosegue Savarino – riguarda il monopolio delle informazioni e soprattutto dei rapporti con i burocrati che guidano gli altri ministeri e la presidenza del Consiglio, affidata secondo Giavazzi – “agli alti dirigenti che ne hanno interesse a mantenerlo. Hanno anche l`interesse a rendere il funzionamento dei propri uffici il più opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionare”. Si condivide pienamente se qualche dirigente interpreta il proprio ruolo come strumento di mero potere calpestando la funzione civico-sociale che deve connotare l`attività dirigenziale. La soluzione – conclude Savarino – non può essere individuata nello spoil system perché in questi vent`anni, come già sostenuto da questa Associazione, non ha prodotto alcun risultato positivo. La strada maestra da intraprendere dovrà essere quella del rinnovamento”.
red-eco
091831 mag 13